Eva Kovari è stata la consigliera con delega ai matrimoni. Subentrata in consiglio comunale a metà legislatura come prima dei non eletti in seguito all’improvvisa scomparsa di Stefano Grassini, oggi si ricandida con Casole Futura a sostegno di Andrea Pieragnoli sindaco.
“Era una colonna portante del Comune, il nostro capogruppo - ricorda Kovari - per noi e per tutta Casole è stata una perdita enorme”.
E' in questa triste occasione, tra l’altro in pieno lockdown, con i consigli tenuti on line che Eva Kovari entra in consiglio comunale. “Il sindaco mi ha dato la delega per celebrare i matrimoni - racconta - per supportare lo Stato Civile e il sindaco stesso che aveva problemi a seguire tutto”.
Casole d’Elsa, con la vocazione turistica del borgo antico in mezzo a una natura quasi selvaggia, attira anche tanti futuri sposi da altre zone d’Italia e dall’estero.
“Infatti vorremmo proporre dei pacchetti completi per chi viene da noi per sposarsi, con la cerimonia, il ristorante, l’albergo e tutto quanto. Sicuramente andremo avanti con questo progetto. Celebrare matrimoni è una cosa bellissima. Ti permette di entrare nella vita delle persone nel momento più bello. E spesso il rapporto non finisce lì, ti mandano le foto, i saluti. Qualche tempo fa ero al supermercato e una signora mi ha riconosciuto perché avevo celebrato il matrimonio della nipote”.
Eva Kovari è entrata in consiglio comunale nel periodo in cui si stava manifestando la frattura che avrebbe portato alla divisione attuale.
“Io mi sono schierata subito con Andrea Pieragnoli. L’ho visto al lavoro, pronto, pragmatico, onesto, pacato, e con cognizione di causa. Qualcuno ha messo in giro voci riguardo al fatto che avrebbe fatto poco per Casole. Io rispondo così. È come quando si costruisce un edificio. Prima si disegna la pianta e si mettono le basi e ancora non si vede niente. Ma dopo si può costruire su basi solide. Andrea ha portato l’amministrazione a un livello di tranquillità sul bilancio. La nuova legislatura finalmente potrà dedicarsi a tutte quelle cose che non sono state potute fare per risolvere i problemi economici. E anche, non dimentichiamolo, per la pandemia”.
“Abbiamo dovuto riorganizzarci - continua Kovari - e non è stato facile. Per fortuna Andrea Pieragnoli è una persona dalla grande pazienza, infatti io lo chiamo Gandhi. Ci dice sempre di lasciar perdere e non rispondere quando gli avversari parlano male di noi. In ogni caso voglio ribadire che il mio impegno non mancherà mai, perché ne vale la pena veramente”.
Eva Kovari, sposata con un casolese da quasi cinquant’anni, si è trasferita dall’Ungheria a 22 anni. “Arrivavo da Budapest, una città con milioni di abitanti in un paese piccolo, ma qui mi hanno accolta e mi sono trovata subito bene, mi sono sentita a casa. Oggi torno in Ungheria due o tre volte all’anno, ma mi sento casolese al cento per cento”.
