Bronzi di San Casciano, Siena valuta l'esposizione di un reperto

Bronzi di San Casciano, Siena valuta l'esposizione di un reperto
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Nicoletta Fabio: ''Valutiamo esposizione di un reperto in attesa di nuove indicazioni dal Ministero della Cultura''

Valuteremo l’esposizione a Siena di un reparto dopo il rientro dei bronzi a San Casciano, attendiamo per i prestito anche le valutazioni del Ministero della Cultura”. Così il Sindaco del Comune di Siena Nicoletta Fabio ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Monica Casciaro, del gruppo Siena Sostenibile, durante la seduta del Consiglio Comunale venerdì, in merito al progetto di una mostra a Siena dei bronzi rinvenuti a San Casciano dei Bagni.

“Si tratta - ha spiegato il Sindaco - di una delle ricchezze più prestigiose del nostro patrimonio storico e artistico. I reperti ritrovati nel 2022 nel santuario termale di San Casciano dei Bagni hanno un valore inestimabile per la storia e per il nostro territorio e hanno sollevato per questo un grande interesse nazionale come dimostra l’organizzazione della mostra, dal titolo 'Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano' alle Scuderie del Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica. Una mostra che ha avuto un grande successo di pubblico e che certamente ho sempre sperato di poter ospitare a Siena”.

Il Sindaco ha sottolineato che “la scelta dei luoghi espositivi ha però un vincolo molto forte, quello della presenza di un laboratorio di restauro e diagnostica ben attrezzato e organizzato, oltre alla copertura finanziaria di tutta l’operazione che fra tutto si aggira intorno ai 500mila euro. I reperti infatti, molto delicati e sensibili, ogni volta hanno bisogno di sostare nei laboratori di diagnostica circa tre settimane prima dell’allestimento. A seguito di alcune interlocuzioni avvenute con il Ministro Gennaro Sangiuliano sono venuta a conoscenza del fatto che al momento soltanto Napoli e il Mann, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sono certi come sede espositiva e che i bronzi, a fine mostra, intorno al mesi di giugno, torneranno a San Casciano dei Bagni”.

Dal Ministero - ha aggiunto Fabio - non giungono ulteriori informazioni su altre città o musei coinvolti. Certo è che, essendo il Ministero il proprietario dei manufatti, è possibile che possa decidere di ampliare l’operazione generale di valorizzazione. Per quanto riguarda Siena dunque, ed una futura esposizione magari proprio all’interno del Museo Archeologico del Santa Maria della Scala, sarà possibile valutare il prestito di uno dei bronzi da esporre a Siena, dopo il rientro dei reperti a San Casciano, località d’origine e luogo per eccellenza deputato alla tutela e alla musealizzazione del patrimonio rinvenuto”.

Il Sindaco ha voluto precisare che “l'intenzione del Ministero è ovviamente quella di far tornare stabilmente e il prima possibile i bronzi nella località d’origine, spero in ogni caso che sia possibile avere all’interno del nostro prestigioso Museo Archeologico uno dei reperti così da permettere a chi è in visita al Santa Maria della Scala di poterlo ammirare contornato da tanti altri reperti che impreziosiscono il complesso, ma che forse restano ancora poco conosciuti dalla città”.

“Si dibatte in questi giorni - ha concluso il Sindaco - sull’utilizzo che può essere fatto o meno degli spazi del Santa Maria: sottolineo che per una piena valorizzazione del nostro complesso museale sono indispensabili una serie di strumenti, come nel caso dei laboratori diagnostici per il mantenimento dei reperti archeologici di San Casciano, o locali di cui dotarsi per essere in grado di accogliere opere di un certo prestigio. Entro l’estate sarà completata la costruzione di un deposito, proprio nella direzione di dotare, passo dopo passo, il Santa Maria di spazi idonei utilizzabili anche come possibili laboratori di restauro”.

La consigliera del gruppo Siena Sostenibile, Monica Casciaro, si è ritenuta “Soddisfatta con la speranza che il Santa Maria diventi un museo sempre più conosciuto anche dotandosi di laboratori specifici, che mi rendo conto abbiano un costo non indifferente, ma che così permetterebbero di sfruttare al meglio e maggiormente l’intero complesso”.

“Apprezzo comunque l’interesse e l’impegno dimostrato dal Sindaco e dalla Giunta per la crescita del Santa Maria della Scala”, ha concluso la consigliera Casciaro.

Foto di archivio

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