Novembre significa Black Friday e l’immagine che associamo a questo momento dell’anno è letteralmente quella di una corsa agli armamenti. Cataloghi di prodotti interamente scontati al 50% per gli iscritti alle newsletter, sconti che iniziano in anticipo, carrelli pieni allo scoccare della mezzanotte. Il periodo del cosiddetto “venerdì nero” è un momento tanto cruciale quanto atteso dal punto di vista dei consumer ma spostando la lente verso le imprese è allo stesso modo un momento decisivo che, tuttavia, divide le opinioni in merito.
Alla domanda “Bisogna fare il Black Friday?” non esiste una risposta universale, soprattutto perché spesso dipende dalle specifiche circostanze del proprio business. Quel che è certo è che questa data sul calendario è ormai una ricorrenza che si è consolidata anche in Italia diventando un appuntamento imperdibile. Il dibattito, però, si divide tra scelta sostenibile e nuove opportunità. Dunque, se da un lato i termini in cui il Black Friday è rappresentato come trend americano che ha permeato prepotentemente le scelte d’acquisto dei consumatori alimentando un meccanismo non etico e che tende a svalutare il tempo ed il lavoro, d’altra parte rappresenta, anche e soprattutto per le piccole-medio imprese, nuove occasioni. Occasioni proficue se e solo se questo strumento, che è il Black Friday, è inserito in una logica ben ragionata in quanto a costi di vendita, prezzo al pubblico base e, imprescindibile, se questa fase promozionale sia stata ben studiata e strutturata in termini di advertising e costruzione di relazioni con il pubblico nei mesi precedenti l’iniziativa.
Il Black Friday, che storicamente cade sempre nel quarto venerdì di Novembre, quest’anno capiterà il 24, anche se da diverso tempo a questa parte le offerte non si limitano più al singolo giorno ma la durata si è allungata, anticipando gli sconti durante l’arco della settimana e aprendo al pubblico e a potenziali utenti la possibilità di usufruire di offerte accattivanti in attesa della fatidica data. Chi sceglie di gettarsi in quest’impresa sa di avere una serie di sfide a cui far fronte poiché quella che in ultima analisi appare come una vetrina ben addobbata di offerte in realtà cela mesi di preparazione, pianificazione, test, contenuti… organizzazione!
E dunque, affinché un’impresa fatturi (bene), soprattutto se si parla di shopping online, è necessario che abbia pianificato in precedenza attività come la pubblicità (scegliere di fare advertising a novembre, ad esempio, è sconsiderato), la pianificazione della promozione (quali prodotti promuovere? l’intero catalogo, alcuni servizi/prodotti o un prodotto specifico?), e i canali attraverso i quali comunicarla (blog, mailing list, Instagram, Facebook…). O ancora, mettere a punto il magazzino, la gestione delle consegne e l’organizzazione del customer care ponendo particolare attenzione all’esperienza d’acquisto e alla funzionalità del sito. Insomma, attività che si, richiedono impegno ma se organizzate e distribuite nel tempo possono tradursi in vantaggio in termini di profitto.
Dal punto di vista di chi acquista
Con il progressivo aumento degli acquisti online è aumentata anche la consapevolezza da parte dei consumatori riguardo alle offerte, specialmente durante periodi come il Black Friday. Negli utlimi anni, infatti, sono stati introdotti molti più controlli per capire se le offerte avanzate siano reali o specchietti per le allodole. Dietro a prezzi scontatissimi possono celarsi attività poco trasparenti che di vantaggioso hanno davvero poco. Ad esempio, parlando di Black Friday, può verificarsi che le offerte propinate siano esistite già prima di quella data e che addirittura fossero maggiormente scontate in quella determinata situazione rispetto al periodo promozionale del momento. Per ovviare a queste “delusioni” da venerdì nero sono stati introdotti alcuni “segnali” per non incappare in un raggiro.
Con l’entrata in vigore del nuovo art. 17-bis del Codice del Consumo, ad esempio, “ogni annuncio di riduzione di prezzo indica il prezzo precedente applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell'applicazione di tale riduzione”. Il che significa che il consumatore deve poter avere un prezzo precedente di riferimento da confrontare con il prezzo ridotto. Inoltre, se si sceglie di acquistare online ci sono alcune informazioni che non devono mancare affinché il sito sia un sito sicuro come informazioni di contatto valide (identità del venditore e recapiti fisici), informazioni sui prodotti, trasparenza dei prezzi, sicurezza dei pagamenti, servizio clienti e assistenza post-vendita.
Se ha senso o meno fare degli sconti, se sia più corretto mantenere prezzi e qui tutto l’anno o se sia necessario gonfiare la marginalità per potersi permettere di fare sconti, è un dilemma che molte aziende si pongono. Fattori come la concorrenza influiscono scoraggiando le imprese, piccole o medie che siano, a gettarsi nella mischia. Inoltre, fra le sfide un’azienda deve bilanciare la necessità di offrire sconti allettanti senza però che questi influiscano a lungo termine sulla sostenibilità finanziaria. Tuttavia, aderire al Black Friday significa anche avvalersi di uno strumento valido per iniziare una conversazione con nuovi potenziali clienti e rafforzare i legami con quelli esistenti. Ad esempio, per le piccole imprese, scontare prodotti e servizi può rientrare nella costruzione di questa conversazione, conoscendo i clienti e instaurando una relazione con quest’ultimi. Il luogo comune in questa parentesi è che lo sconto possa incidere sul “capitale reputazionale” che un brand o un’impresa ha costruito, svalutandone il lavoro, ma in realtà potrebbe tradursi in nuove occasioni.
Contenuto a cura di Cybermarket Web & Digital Agency