Biotecnopolo e centro antipandemico a Siena, Bussagli: ''Taglio da 135 milioni, serve chiarezza''

Biotecnopolo e centro antipandemico a Siena, Bussagli: ''Taglio da 135 milioni, serve chiarezza''
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L'intervento del presidente della Provincia di Siena: ''Enorme interrogativo sul futuro dei due centri sul quale sono urgenti risposte immediate e certe''

Il taglio da 135 milioni di euro comunicato al Cda dal Ministro della salute apre un enorme interrogativo sul futuro dei due centri sul quale sono urgenti risposte immediate e certe. In questi mesi e in queste settimane avevo auspicato un’azione congiunta dei livelli istituzionali rispetto al silenzio che su tutta la vicenda era calato da parte del Governo e se la risposta ai nostri dubbi è quella che abbiamo appreso, c’è di che preoccuparsi. Soprattutto rispetto a chi in questi mesi, come l’onorevole Michelotti e la sindaca di Siena Fabio, avendo sempre rassicurato di avere un filo diretto con il Governo, si è affrettato a dire che rispetto al futuro del Biotecnopolo e dell'Hun antipandemico non ci sarebbe stato alcun tipo di problema”. Lo sottolinea il Presidente della Provincia di Siena David Bussagli a proposito del futuro del Biotecnopolo e dell’Hun antipandemico di Siena dopo aver appreso del taglio di risorse da 135 milioni di euro.

Quella dei due centri è un’opportunità per tutto il nostro territorio ma sul cui futuro da 18 mesi è calato un silenzio rispetto al quale servono chiarimenti. Le recenti dichiarazioni del Prof. Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo, scienziato di fama mondiale e punto di riferimento per la ricerca in campo di vaccini, ci avevano preoccupati fortemente e adesso ne comprendiamo ancora di più tutta la forza”, prosegue Bussagli.

Il progetto del Biotecnopolo e del Centro Nazionale Antipandemico di Siena ad esso connesso, rappresentano una straordinaria e concreta opportunità di sviluppo, di crescita e di occupazione su cui, come sistema delle istituzioni, non possiamo minimamente indietreggiare e che invece, oggi, per scelte che non comprendiamo, vengono improvvisamente depotenziati. Perché i cittadini abbiano chiarezza, come territorio e sistema delle istituzioni chiederemo immediatamente di chiarire nelle opportune sedi i reali intendimenti del Governo sul futuro dei due centri”, conclude Bussagli.

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