Caro Papa Francesco, mi chiamo Giulio… Anche senza le parole, anche senza usare la voce, con i simboli, i segni, le immagini della Comunicazione aumentativa alternativa, si può dialogare e arrivare ovunque. Fino al Santo Padre. Il piccolo Giulio, un bambino di Barberino Tavarnelle di dieci anni con difficoltà nell’uso del linguaggio, scrive una lettera a Papa Francesco usando i simboli della CAA, un approccio alternativo, caratterizzato da strategie, strumenti e tecniche che offrono a persone con bisogni comunicativi complessi la possibilità di comunicare e farsi capire.
La lettera piena di affetto e tenerezza è stata consegnata a mano dalla mamma presso la sede del Vaticano, in occasione di un viaggio organizzato dal Comune di Barberino Tavarnelle che fa parte del Coordinamento della rete nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani. Giulio scrive a Papa Francesco. E la risposta non si fa attendere. Il pontefice gli risponde facendo recapitare a casa un messaggio che commuove la famiglia e si rivolge al piccolo con parole amorevoli che ricambiano la profonda sensibilità del mittente.
Giulio e la sua famiglia sono alcuni dei destinatari del progetto, promosso e sostenuto dal Comune, in rete e sinergia con gli operatori economici, le realtà associative e l’Istituto comprensivo di Barberino Tavarnelle. Da alcuni mesi l’amministrazione comunale è impegnata a promuovere l’introduzione della Comunicazione Aumentativa Alternativa nella quotidianità, come parte attiva e integrante del tessuto sociale, culturale e commerciale del territorio.
Uffici comunali e spazi pubblici, negozi e scuole sono diventati ancora più accessibili con i cartelli informativi e didascalici che riportano i contenuti con i simboli della CAA. Nell’ambito del percorso, avviato con la disponibilità della logopedista Azzurra Morrocchesi, sabato 6 maggio alle ore 10 si terrà un evento aperto a tutti negli spazi della biblioteca comunale “Ernesto Balducci” di Tavarnelle Val di Pesa per valorizzare e diffondere questo approccio che aiuta chi non può parlare.
Si tratta di una giornata di letture e giochi per bambini in simboli “Come i libri diventano giochi. Leggiamo e giochiamo con la CAA!”, organizzata con il coinvolgimento dell'associazione Ci Incontriamo, del Centro l'Abbraccio e del gruppo di volontarie Nati per Leggere di Barberino Tavarnelle. L’iniziativa mira a promuovere e divulgare il metodo di comunicazione di origine canadese che si propone di rafforzare le possibilità di comunicazione a qualunque età tramite canali specifici, come i simboli visivi e un sistema di scrittura che potenziano e non sostituiscono il linguaggio verbale.
“Stiamo sperimentando un progetto inclusivo e di interazione per chi non può parlare - dichiara il sindaco David Baroncelli - continuiamo a lavorare perché il paese possa vestirsi di 'accessibilità' con i cartelli inclusivi e i simboli visivi della CCA, il nostro intento è quello di rendere il territorio sempre più rispettoso dei diritti che devono essere uguali per tutte e tutti e creare un network cittadino che introduca la scrittura in simboli in ogni sfera della vita quotidiana”. Il progetto collettivo di comunicazione urbana facilitata prevede iniziative di approfondimento e formazione curate dalla bibliotecaria Viola Nannucci presso le biblioteche comunali di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa dove sono presenti sezioni di libri dedicate alla CAA.