L'amore per la sapienza artigianale, le abilità, i segreti, le tecniche degli antichi mestieri che hanno costruito la storia e la fortuna del made in Italy cresce a Barberino Tavarnelle. La rete del progetto "Tradizione artigiana", promossa dal Comune per la valorizzazione e la promozione turistico-culturale del fatto a mano, ideato e realizzato nei borghi del Chianti e della Valdelsa, accoglie saperi, sogni e prospettive di due nuovi giovani professionisti dell'artigianato toscano.
Si tratta di Francesca Grevi, autrice di un'esperienza artigianale che interpreta la creazione del gioiello artistico come un punto d'incontro tra passato e presente, una fusione di gioco e natura, attraverso la quale cogliere i dettagli della bellezza e sperimentarsi nella ricerca delle proprie origini. Seguendo le orme del padre artigiano, nella bottega dove ha trascorso gran parte della sua vita respirandone i profumi e le ispirazioni creative, Francesca Grevi ha deciso di investire sulla lavorazione manuale dei fili d'argento e d'ottone per realizzare gioielli-sculture, micro e macro sculture che stringono un forte legame tra manufatto artigianale, culture e territorio. Richiamando le forme del mondo naturale, i gioielli di Francesca sono impreziositi da pietre minerali naturali e nascono dalla tecnica della lavorazione a cera persa mescolata alla progettazione 3D.
“Ogni mia opera è un invito a non fermarsi al primo sguardo sulle cose e sul mondo - dichiara Francesca Grevi - ma a cogliere e apprezzare ogni piccolo particolare che la vita ci pone davanti per esprimere tutte le sfumature di cui è costituita”. Anche Mario Forciniti, quarantenne, ha appreso l'arte dell'impagliare lavorando in bottega in un atelier condotto da un'artigiana poi andata in pensione. Di origine calabrese, residente nel Comune di Barberino Tavarnelle da oltre 20 anni ha tradotto la sua passione in un mestiere a rischio di dispersione che oggi lo annovera tra i più abili artigiani della paglia, richiesto da alcune delle più importanti griffes della moda Italiana. Mario realizza borse e sedie, avvalendosi di diverse tecniche, intrecciando materiali naturali tra cui paglia, giunco, pelle, midollino, rafia. “È una tradizione che seppur antica, testimone delle nostre radici - ha sottolineato l’impagliatore - può avere un futuro ed offrire uno sbocco professionale alle lavoratrici e ai lavoratori di qualsiasi età mi auguro che soprattutto che i giovani possano avvicinarsi a questo mestiere per il quale c'è tanta richiesta, personalmente sono subissato di commissioni e non mi dispiacerebbe attivare delle collaborazioni".
Ad accogliere con entusiasmo l’arrivo dei due artigiani è l'assessora al Turismo Tatiana Pistolesi che ha sviluppato il progetto creando e diffondendo nuovi strumenti di comunicazione legati alle potenzialità multimediale. “L'artigianalità italiana è un patrimonio unico al mondo - commenta l'assessora Pistolesi - simbolo di un'identità culturale che acquisisce peso specifico su scala internazionale anche sul piano economico, lavoriamo nel nostro territorio per promuovere, valorizzare e comunicare le tante attività artigianali che custodiscono saperi e abilità di una volta anche attraverso l'organizzazione di eventi espositivi di qualità”. “Per sabato 11 marzo, in occasione della consegna della bandiera “Borghi più belli d'Italia” al Comune di Barberino del Tavarnelle per il borgo di San Donato in Poggio - fa sapere l'assessora - stiamo mettendo in piedi una mostra con la partecipazione di tutti gli artigiani del progetto, tesa ad offrire un'opportunità di valorizzazione di respiro nazionale”.
L'esposizione sarà allestita per l'intera giornata al primo piano del Palazzo Malaspina nel cuore medievale del borgo tra i più belli d'Italia. Il network artigianale di Barberino Tavarnelle mette insieme una quindicina di professionisti, operativi nei settori più diversi tra cui ceramiste, artigiane della pittura su seta, fabbri d'arte, liutai, artigiane del tessuto, pellettieri, falegnami allevatori di alpaca, ricamatrici.