La pioggia che si è riversata lo scorso weekend tra le colline del Chianti non ha impedito ai profumi delle rose e delle tante varietà di piante di stagione di diffondersi e mettersi in vetrina tra le antiche mura del borgo di Barberino Val d’Elsa. Mostra bagnata, mostra fortunata. Nonostante le condizioni meteo non siano state particolarmente favorevoli, il bilancio della quindicesima edizione di “Barberino in Fiore” si è rivelato positivo. Più di un ingrediente ha garantito la buona riuscita della manifestazione che quest’anno ha ricreato un’atmosfera orientaleggiante, ospitando per la prima volta una decina di alberi in miniatura, monumenti naturali di straordinaria bellezza, simbolo di vita e cultura ambientale. Le diverse specie di bonsai, aceri, ficus, larici, ginepri, olmi, testimoni di una storia millenaria che unisce natura e arte, sono stati esposti dall’associazione Siena Bonsai.
La kermesse florovivaistica non ha deluso gli organizzatori, gli operatori economici di Barberino Val d’Elsa supportati dal Comune di Barberino Tavarnelle. Provvisti di ombrello e Kway, i visitatori non si sono fatti intimorire dal maltempo. “Molti i cittadini e i turisti provenienti da tutta la Toscana - hanno commentato gli organizzatori - che hanno approfittato degli alterni spiragli di sole per condividere le nostre proposte, una passeggiata nella storia ‘aromatizzata’ al glicine, la possibilità di godersi la bellezza della natura e ammirare le centinaia di piante maggioline, rose, calle, petunie, ortensie, hibiscus, campanule, peonie, margherite disposte nelle piazzette, sotto gli archi e negli angoli più caratteristici del borgo. Il tutto condito da un ricco programma di eventi che ha coniugato prodotti tipici, musica, artigianalità e buona cucina”.
Tra gli eventi che hanno arricchito la manifestazione l’inaugurazione del secondo atto del percorso espositivo “Marco Borgianni. Diario di un viaggio”, aperto a Palazzo Malaspina (San Donato in Poggio) e dedicato all’artista di Vico d’Elsa, scomparso meno di un anno fa. La mostra, tratta dal ciclo Dei ed Eroi, raccoglie negli spazi dello storico Spedale dei Pellegrini una quindicina di capolavori costituiti da dipinti e sculture. La nuova tappa del progetto artistico, promosso dal Comune in collaborazione con Banca Cambiano 1884 S.p.A. che rende omaggio al maestro, artista poliedrico amato dalla comunità di Barberino Tavarnelle, è stata salutata da tantissime persone. A fare gli onori di casa il sindaco David Baroncelli che, insieme all’assessore alla Cultura Giampiero Galgani e ai curatori Lorenzo Borgianni e Donella Carusi, hanno guidato alla visita della mostra aperta fino all’11 Giugno.
Grande successo ha riscontrato anche il gruppo delle artigiane e degli artigiani che hanno esposto i loro manufatti, ceramiche, tessuti in seta, ricami, bijoux in argento, articoli in lana e opere d’arredo e nel cortile di Palazzo Corsini. Lungo la terrazza di via Vittorio Veneto, dove hanno sfilato le eccellenze delle aziende agricole del territorio, ha spiccato la passione per l’ago e il filo con la ‘classe’ delle aspiranti merlettaie del progetto Punto Barberino Tavarnelle che, guidate da alcune esperte, hanno realizzato e donato al sindaco David Baroncelli uno stendardo con i loro primi dadini creati secondo la tecnica del ricamo su carta, tradizione nata nei primi del Novecento a Tavarnelle. Non sono mancati poi, ad allietare la manifestazione, i canti delle allieve e degli allievi delle primarie di Barberino e Tavarnelle, gli spettacoli di musica e danza e le prelibatezze gastronomiche sapientemente preparate dai volontari della Caritas parrocchiale.
Anche l’amore per la conoscenza e la riscoperta delle radici storiche del paese si sono esibite sul palcoscenico d’eccezione di “Barberino in fiore”. Un percorso stile Indiana Jones sulle tracce della storica famiglia barberinese di Papa Urbano VIII, di cui quest’anno ricorrono 400 anni dall’elezione a pontefice, si è fatto largo tra gli stemmi e i simboli iconografici ritrovati e illustrati dal sindaco Baroncelli. La visita ha portato un gruppo di appassionati e curiosi ad esplorare luoghi insoliti e osservare dettagli preziosi per le vie del centro storico e all’interno della chiesa di San Bartolo, gioiello nascosto tra le architetture medievali del borgo. All’iniziativa ha aderito e partecipato attivamente l’associazione Scie.
“Voglio esprimere tutta la mia gratitudine - ha dichiarato il sindaco Baroncelli - all’organizzazione e ai volontari che si sono prodigati con tanta passione per la realizzazione della manifestazione, gli operatori economici di Barberino Val d’Elsa sono riusciti a mettere in piedi una due giorni densa di eventi, fortemente legata alle eccellenze del Chianti e della Valdelsa, che ha restituito vitalità ed eleganza al borgo confermando la qualità delle proposte orientata alla sostenibilità turistica, il successo di una simile operazione non fa che testimoniare come il senso di appartenenza e la cultura partecipata e condivisa, alimentati dal volontariato di comunità, siano importanti fattori di coesione sociale, crescita economica e attrattività territoriale”.