Nuova vita per la Chiesa Santa Maria della Neve nella frazione di Badia a Elmi grazie al primo ricorso all’Art Bonus da parte del Comune di San Gimignano. Per un ammontare complessivo previsto di 100mila euro l’intervento di recupero mira al restauro del tetto e del pavimento ma anche quello dei parametri murari oltre all’ammodernamento dell’impianto elettrico. “Si tratta del primo ricorso all’Art Bonus per una città e per un territorio a forte vocazione artistica e storica come quello sangimignanesi - dichiara il sindaco della città turrita Andrea Marrucci - ma è intenzione di questa amministrazione comunale proseguire in questo percorso tanto che lo stesso Art Bonus sarà attivato per il restauro e la protezione dell’area archeologica della Villa Romana di Aiano e per il restauro del Teatro dei Leggieri in Piazza Duomo”.
La Cappella di Santa Maria della Neve risulta costituita dal primo terzo frontale della originaria chiesa romanica. L’intervento di realizzazione risale all’ultimo decennio del 1700. La stessa Cappella, con affreschi barocchi sulle pareti, aveva un controsoffitto a botte di cui si vedono ancora le tracce sulle murature verticali. La struttura è inoltre dotata di altare barocco sul quale, all’epoca della realizzazione fu collocata una tavola di Lorenzo Monaco raffigurante l’incoronazione della Vergine; la tavola fu venduta agli inizi del 1900 alla National Gallery di Londra ed è ora lì esposta. Il dipinto fu sostituito da una copia dello sposalizio della Vergine di Raffaello (Brera); tale tela è oggi provvisoriamente depositata presso il Comune di San Gimignano. Il controsoffitto a botte è stato rimosso ed il tetto soprastante è stato rifatto nel dopoguerra e risulta realizzato di tavelle in laterizio sormontate da tegole marsigliesi. La chiesa è rimasta in funzione fino al 1985, anno della morte di Don Mario Bracci, ultimo parroco residente alla canonica di Sant’Eusebio.