Anno 1529, quando i Senesi misero l'occhio sulla Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi

Anno 1529, quando i Senesi misero l'occhio sulla Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi
storia poggibonsese
Approfittando del momento di difficoltà della rivale Firenze, i Senesi misero l’occhio su tale fortificazione, che avrebbe potuto rappresentare un punto di controllo su buona parte della Valdelsa

“… si mise Baldassarre in bottega del padre di Maturino, pittore non molto eccellente, che in quel tempo di lavori ordinarii aveva sempre molte cose da fare. Colui dunque, messo innanzi a Baldassarre un quadro ingessato, gli disse, senza dargli altro cartone o disegno, che vi facesse dentro una Nostra Donna.  Baldassarre, preso un carbone, in un tratto ebbe con molta pratica disegnato quello che voleva dipignere nel quadro; et appresso, dato di mano ai colori,  fece in pochi giorni un quadro tanto bello e ben finito che fece stupire non solo il maestro della bottega, ma molti pittori che lo videro…”.

Così il Vasari ci racconta il genio pittorico di Baldassarre Peruzzi, che non fu tuttavia solo pittore, ma architetto, ingegnare militare, scenografo, un genio polivalente insomma,  come molti altri artisti del XVI secolo, secondo il modo di vivere e la concezione della formazione dell’uomo rinascimentale.

La sua lunga e prolifica produzione artistica si intersecò talora con le vicende politiche e storiche del periodo, come quando, nel corso del sacco di Roma del 1527, fu preso prigioniero dalla soldataglia che l’aveva creduto un ricco prelato travestito, o come quando, due anni dopo, fu incaricato dal papa di mettere il suo ingegno a disposizione delle forze imperiali che stavano assediando Firenze per restaurarvi il potere dei Medici, cosa che il Peruzzi si accinse a fare senza alcun entusiasmo, attirandosi per questo anche le antipatie temporanee del papa stesso.

In tale occasione, appunto in qualità di incaricato papale, Baldassarre Peruzzi si recò a visitare la fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi. La costruzione della fortezza, come noto, voluta dal Magnifico a difesa di possibili incursioni senesi, aveva subito dopo la morte del suo ideatore una battuta d’arresto, cui erano seguite fasi alterne di ripresa dei lavori e di nuova stasi degli stessi.

Approfittando del momento di difficoltà della rivale Firenze, i Senesi misero l’occhio su tale fortificazione, che avrebbe potuto rappresentare un punto di controllo su buona parte della Valdelsa. Baldassarre Peruzzi dopo il sopralluogo scrisse una lettera, il 20 ottobre 1529, alla Balia senese, con la quale prospettava la possibilità per Siena di impossessarsi della fortezza, non con la forza militare, ma semplicemente, e più facilmente, con il denaro. Ecco cosa scrisse il Peruzzi:

Ali Mag.ci S.ri di Balia e conserv. de la libertà de la mag.ca città di Siena

Magnifici priori, questo dì, insieme col cavaliere Capacci e Gismondo Baldi e dui altri nostri senesi, bon compagni, so’ stato a vedere la Fortezza del Poggio Imperiale; e per quanto ho possuto coniecturare, non sarìa difficultà alcuna a le signorie vostre de insignorirsene, perché ò compreso insieme con quelli che con me erano, chel signor Pirro [comandante la guarnigione militare] facilmente el largirìa per far cosa grata a quelle, come meglio el Baldo referirà presentialmente a le signorie vostre; e scazone dice che se quelle non faranno quanto possono, che se ne pentiranno da poi a lusanza. Però, magnifici padri mei, el fare di ciò pratica colo Ill.mo duca Vostro e soli altri, quali meglio a quelle parerà, non dubito che otterranno ogni cosa; el che sarìa molto utile e honorevole e senza alcuno danno, ma con obtenere col mezzo di questo tucta la Valdelsa co molti altri a quella convicini, li quali pagarìano ogni interesso. Altro non ne occorre dire ale signorie vostre, se non che domane insieme col signore Hieronimo Morrone parto ala volta del campo, recomandandomi sempre a quelle, che Christo le feliciti ad più sublime stato”.

Di Poggibonzi, ali 20 de Otobre 1529

        Per el servitore di vostre signorie magnifiche

        Baldassarre Perutio architectore

Le cose poi, come si sa,  si misero in maniera diversa da come prevedevano i Senesi. Siena perse la propria secolare indipendenza di lì a poco tempo e questo segnò anche per la nostra Fortezza una definitiva perdita di importanza dal punto di vista strategico-militare e l’inizio di un progressivo abbandono.

V. “Carteggio inedito di artisti dei secoli XIV-XV-XVI” tomo II - Firenze 1840; L. Masi “La Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi” - 1992

Nelle immagini: Baldassarre Peruzzi; Fortezza Medicea, particolare

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