Gli assessorati e i servizi deputati, dopo aver contribuito a portare a termine i primi interventi urgenti e immediatamente eseguibili, stanno prendendo parte al complesso iter di quantificazione dei danni e di richiesta di sussidi alla Regione Toscana e al Governo nazionale.
Nella mattinata di mercoledì 23 ottobre, si è tenuto un incontro tra la Regione, gli enti locali colpiti dai disagi e gli altri attori che a vario titolo sono coinvolti nell’evento (Genio civile, Consorzi di bonifica, etc…). Nella riunione è stato spiegato che, al momento, lo stato d’emergenza relativo all’evento del 17 ottobre è di carattere regionale; a tal proposito, la Regione Toscana ha richiesto alle amministrazioni coinvolte quali siano le maggiori criticità presenti sul territorio, in modo da poter presentare un primo dossier al Dipartimento di Protezione Civile e sollecitare, così, un’eventuale attivazione dell’emergenza nazionale da parte del Governo e il conseguente stanziamento dei relativi fondi.
Il processo si trova in una fase istruttoria, e la ricognizione degli interventi necessari sta avvenendo per gradi. Al momento, la stima puntuale dei danni che la Regione ha richiesto alle amministrazioni locali coinvolte riguarda le prime due lettere dell’articolo 25, comma 2, del Codice della Protezione Civile: l’organizzazione e l’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata all’evento (lettera a) e il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, le attività di gestione rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale o alluvionale e delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi e le misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea (lettera b). Il Comune di Siena, su questo fronte, ha portato all’attenzione dei presenti all’incontro le criticità principali riguardanti la viabilità, fra cui le problematiche relative a strada delle Coste, a strada di Montalbuccio e a strada di Terrensano e Belcaro.
Per quanto riguarda la lettera c) del citato articolo, che riguarda l’attivazione “di prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti della popolazione e delle attività economiche e produttive direttamente interessate dall’evento, per fronteggiare le più urgenti necessità”, al momento la Regione ha richiesto ai Comuni solo una prima sommaria stima in base alle zone colpite dall’alluvione e al numero di attività che insistono in queste zone. E’ quindi sconsigliato alle attività produttive del territorio comunale di Siena e ai cittadini, in questa fase, inviare all’amministrazione segnalazioni, richieste di ristori e quantificazioni di danni che riguardano beni privati. Sarà il Comune stesso, non appena i fondi saranno stanziati e messi a disposizione, a rendere note le modalità e le tempistiche per la presentazione delle domande di ristoro. E’ da ricordare, altresì, che i danni oggetto di risarcimento da parte delle compagnie assicurative dei proprietari degli immobili saranno esclusi dalla possibilità di ottenere ristori regionali o nazionali.