Alla Polisportiva I' Giglio di Castelfiorentino una nuova squadra di calcio “inclusiva”

Alla Polisportiva I' Giglio di Castelfiorentino una nuova squadra di calcio “inclusiva”
squadra inclusiva
E' formata da ragazzi dai 20 ai 40 anni seguiti dall’ASL per problemi di salute mentale

Lo sport come “medicina” per il corpo, ma anche per la mente. E’ con questo spirito che la Polisportiva I’ Giglio di Castelfiorentino ha reso noto con soddisfazione di aver accolto nella sua famiglia di appassionati e sportivi di tutte le età un nuovo gruppo di ragazzi, raccomandati dall’ASL per problemi di equilibrio psichico, i quali hanno formato da tempo una squadra di calcio nella quale si allenano, imparano a stare insieme, e a esprimere al meglio le loro potenzialità.

Una squadra di calcio che riprende la positiva esperienza della formazione nazionale “Crazy for football” (https://www.crazyforfootball.org) e che a Castelfiorentino è formata da otto giocatori, di età dai dai 20 ai 40 anni. La squadra castellana è allenata da Leonardo Paciscopi, in possesso di regolare patentino rilasciato dalla scuola di Coverciano, e tutte le settimane si ritrova al campo sportivo per allenarsi o per disputare una delle partite del campionato regionale non agonistico, condividendo impegno, sacrifici, soddisfazioni. Soprattutto, come spiega l’allenatore Paciscopi, la gioia di poter “stare fuori, all’aperto, sentirsi parte di un gruppo, una squadra”.

Il gruppo è nato grazie a un progetto promosso dall’ASL Toscana centro, per la quale il movimento e la pratica sportiva rientrano a pieno titolo nell’attività di recupero riabilitativo. Ma questo gruppo aveva bisogno urgente di una “famiglia” per potersi esprimere al meglio. E l’ha trovata nella Polisportiva I’ Giglio di Castelfiorentino, che dopo la positiva esperienza del “Baskin” (che permette a giocatori con qualsiasi disabilità di praticare uno sport ispirato al basket) l’ha accolto a braccia aperte mettendo a disposizione le strutture idonee per allenarsi e giocare.

Siamo orgogliosi e soddisfatti - sottolinea il presidente della Polisportiva I’ Giglio, Silvano Comanducci - di essere stati contattati dall’ASL per accogliere anche questo gruppo di ragazzi che presentano grosse difficoltà. Siamo una delle poche realtà che senza chiedere soldi pubblici si dedica non solo a diffondere la pratica sportiva ma anche a coltivare questo obiettivo nobile, che per noi è quasi una missione”.

Sono davvero felice - sottolinea l’Assessore allo Sport, Simone Bruchi - che la Polisportiva I’ Giglio abbia accettato questa proposta dell’ASL, che dopo il grande successo del “Baskin” la rende sempre più “inclusiva”, accentuandone la funzione sociale. E’ bello vedere che lo sport a Castelfiorentino sia non solo un modo per divertirsi e crescere, ma anche un’opportunità di riscatto individuale, di socialità per persone che magari sono a rischio di emarginazione”.

L’esperienza di “Crazy for football” è stata ripresa da alcuni psichiatri giapponesi (che hanno deciso di organizzare un campionato del mondo) ed è stata ispiratrice di un film vincitore del David di Donatello nel 2017, da cui è stato pubblicato un libro.

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