Acquedotto della Montagnola Senese: chiuso il primo grande intervento a San Gimignano

A pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell'Acqua e a un anno dall’inizio dei lavori, Acque e Comune fanno il punto: già posati 6.300 metri di tubazioni e primi risultati del progetto da 20 milioni (co-finanziati dal PNRR)

Si è conclusa la prima, significativa opera nell’ambito della Montagnola Senese, il maxi-progetto di Acque da 20 milioni di euro, destinato a rivoluzionare il sistema di approvvigionamento idrico di buona parte della Valdelsa (già sensibilmente efficientato), attraverso una serie di attività che stanno interessando opere di presa, tubazioni, centrali e serbatoi. Gli obiettivi, ormai noti e adesso in parte raggiunti, sono la messa in sicurezza dal punto di vista della quantità della risorsa disponibile i comuni di San Gimignano, Montaione, Gambassi Terme e Certaldo, e un ulteriore miglioramento della qualità dell’acqua erogata. Gli interventi sono stati presentati alla stampa durante una conferenza-sopralluogo organizzata a San Gimignano oggi, mercoledì 20 Marzo, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Acqua (che ogni anno si celebra il 22 Marzo) e a distanza di un anno dall’annuncio dei primi lavori. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Andrea Marrucci. Con lui, Simone Millozzi e Fabio Trolese, presidente e amministratore delegato di Acque.

Il progetto “Aiano - Ponte ai Mattoni”

Il progetto appena completato riguarda il sistema idrico che dalla sorgente e dai pozzi di Badia a Coneo (Colle di Val d’Elsa) trasporta la risorsa verso il comune di San Gimignano. Lungo questo tracciato, è stata interamente sostituita la condotta idrica che dal disconnettore di Aiano arriva al deposito di Fosci e da qui a quello di Ponte ai Mattoni: 6.300 metri di nuove tubazioni, 3 lotti di lavori giunti a compimento, per un investimento complessivo da 6 milioni di euro.

Il primo dei 3 lotti a concludersi era stato in realtà il Lotto 2 (dal valore di 1 milione di euro): 1.250 i metri di nuove tubazioni messe in funzione prima della scorsa estate, nel tratto che va dal deposito idrico di Fosci fino alla località Ferribbie. E proprio nel corso dei mesi più caldi del 2023 era stato possibile apprezzare i risultati di questa prima attivazione, con una sensibile riduzione sia del volume d’acqua dispersa che dei relativi interventi di manutenzione, particolarmente complessi vista la natura dei tracciati lungo cui scorreva la vecchia infrastruttura. Successivamente è stata la volta del Lotto 1 (4.2 milioni) e della realizzazione di una nuova adduttrice tra il disconnettore di Aiano e il deposito di Fosci. “Semaforo verde” in arrivo anche per il Lotto 3 (800mila euro), con la definizione degli ultimi collaudi propedeutici all’attivazione di ulteriori 1.000 metri di nuove condotte, da Ferribbie alla centrale idrica di Ponte ai Mattoni.

La sostituzione dell’intera adduttrice consente adesso di “ottimizzare il percorso” della risorsa idrica, riducendo drasticamente le perdite su uno snodo fondamentale per i comuni della Valdelsa, da cui si alimentano anche i serbatoi a servizio delle frazioni vicine. L’acquedotto risulta inoltre potenziato: il diametro delle tubazioni è passato infatti da 150 a 400 millimetri, per rispondere in modo più efficace allo sviluppo del territorio, il cui attuale fabbisogno idrico è ben diverso da un secolo fa (la condotta esistente fu realizzata intorno al 1920).

Il progetto “Fiori - Castagno - San Biagio”

Al progetto appena concluso se ne aggiunge un secondo che, come il primo, è co-finanziato dall’Unione Europea, attraverso il Next Generation EU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): riguarda l’acquedotto a servizio di Montaione, Gambassi Terme e, indirettamente, di Certaldo. L’opera, per un investimento da 3 milioni di euro,  mira a creare le infrastrutture per poter trasferire in modo “permanente” parte della risorsa idrica dai pozzi di Badia a Coneo verso i comuni di Gambassi Terme e Montaione, territori soggetti - soprattutto nei mesi estivi - a difficoltà nell’approvvigionamento idrico, sia per la presenza dei turisti e delle attività ricettive ad essi dedicati, sia per la stagionalità stessa delle risorse idriche disponibili (piccole sorgenti, invasi con una capacità limitata, pozzi che prelevano la risorsa da falde idriche di piccoli corsi d’acqua).

Nello specifico, sono in corso di realizzazione due nuovi serbatoi idrici: uno a San Biagio (San Gimignano, Lotto 1, 1.2 milioni di euro), l’altro a Castagno (Gambassi, Lotto 2, 1.3 milioni). Il loro compito sarà accumulare la risorsa nelle ore di minor consumo, per renderla disponibile negli orari di punta. Il serbatoio di Castagno spingerà poi l’acqua in direzione sia di Gambassi Terme che di Montaione. Le operazioni, iniziate nei mesi scorsi, procedono secondo programma e termineranno nel corso del prossimo anno. Già concluso invece il Lotto 3 (500mila euro) che si è concentrato sull’ammodernamento della rete idrica, con nuovi tratti di condotte che hanno potenziato la dotazione infrastrutturale del territorio in località Fiori, in particolare lungo la provinciale Volterrana.

Gli altri interventi e la centrale di potabilizzazione

Il progetto Montagnola prevede ulteriori opere che verranno realizzate in futuro, come due lotti “a monte e a valle” del sistema Aiano - Ponte ai Mattoni: uno (Lotto 0, investimento da 4,2 milioni di euro) insisterà sul tratto iniziale, da Badia a Coneo ad Aiano, per la costruzione di una nuova adduttrice lunga 2,7 chilometri tra il campo pozzi e il disconnettore; l’altro (Lotto 4, 2,4 milioni di euro) porterà alla sostituzione di ulteriori 2,8 chilometri di condotte tra Ponte ai Mattoni e il deposito di La Rocca, nel capoluogo di San Gimignano. Per entrambi i lotti al momento sono in corso le fasi di progettazione: l’obiettivo è approvare gli elaborati definitivi entro il 2024, per affidare i lavori nel corso del prossimo anno. Ci sono poi interventi più “modesti”, ma altrettanto significativi: ne è un esempio il risanamento del tratto di rete idrica in programma tra le località Castagno e Montignoso (1 milione di investimento). Facendo invece un passo indietro, nel 2021 si era chiuso un lavoro propedeutico a quelli attuali, con l’interconnessione dell’acquedotto di Montaione al sistema idrico (1,4 milioni) grazie a una nuova condotta di adduzione lunga 5,4 chilometri tra Pancole (San Gimignano) e Camporbiano-Ghialla (Gambassi Terme). Il campo pozzi di Badia a Coneo, infine, potrà contare a breve su una ulteriore opera di captazione, in fase di costruzione (800mila euro). Il tutto senza dimenticare la futura centrale di potabilizzazione a Fosci, che consentirà un ulteriore miglioramento della qualità dell’acqua distribuita in Valdelsa e che, con il suo investimento da oltre 15 milioni, porterà il valore dell’intero progetto Montagnola a circa 35 milioni complessivi.

Le dichiarazioni

Quello della Montagnola Senese - spiega Marrucci - era un lavoro atteso da tempo, e dopo appena un anno è già a uno stadio molto avanzato. Ringrazio Acque e i suoi tecnici per l’attenzione e l’impegno che stanno dimostrando su questo e sugli altri interventi in campo a San Gimignano e nelle sue frazioni, non ultimo quello per l’estensione della fognatura a Badia a Elmi”.
“Investire nel servizio idrico - evidenzia Millozzi - significa investire nel futuro. Come Acque siamo impegnati a migliorare le dotazioni infrastrutturali dei territori, per fornire ai cittadini un servizio sempre più moderno e sostenibile”.
Trolese sottolinea invece la tempestività degli interventi: “I cambiamenti climatici in atto dimostrano come sia necessario non tardare nel dare risposte: questo ci ha consentito di garantire la continuità del servizio anche nei recenti periodi di siccità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Condividi questo articolo:

Potrebbero interessarti