Arriva “Mettiamoci in campo” un laboratorio per progettare insieme il campino della scuola di Radicondoli. Sabato prossimo 19 ottobre e domenica 20 i ragazzi delle scuole potranno progettare insieme, pitturare insieme, giocare insieme per pensare, insieme, il campino della scuola che verrà.
Questa l’iniziativa nasce dalla volontà di questa Amministrazione di realizzare progetti che favoriscano il protagonismo giovanile, attraverso il loro coinvolgimento in processi di rigenerazione urbana in grado di stimolare il senso di appartenenza, riappropriazione e cura dei luoghi.
“Abbiamo accolto con entusiasmo – fa notare Roberta Cecco, assessore alle Politiche Educative del Comune di Radicondoli - il desiderio di riqualificare il campino della scuola da parte dei più giovani. È quanto è emerso nei mesi scorsi, durante alcuni incontri con loro. Crediamo sia importante rendere il piazzale della scuola un luogo di interazione sociale, vitalità e ritrovo, aprendolo alla vita pubblica. Oggi più che mai, perché può diventare luogo di sperimentazione di usi transitori e avvio di una progettualità condivisa per la costruzione della nuova scuola”
“Partecipazione è crescita, è scelta, è responsabilità – prosegue Roberta Cecco - così abbiamo voluto questa iniziativa che coinvolge i ragazzi nella loro creatività. Siamo sicuri che le adesioni non mancheranno. Partecipazione è anche un metodo, in cui noi crediamo moltissimo. Ora siamo concentrati sulla pavimentazione del campino scolastico, ma il nostro lavoro è quello di realizzare anche una nuova scuola, insieme”.
Sabato 19 e domenica 20 ottobre, dalle 15, quindi, il primo laboratorio di co-progettazione rivolto ai giovani, per la realizzazione della nuova pavimentazione sportiva e coloratissima del campino della scuola. Location: la palestra della scuola. Fascia di età prevalente: 10-19 anni. Per due giorni tutti possono diventare placemaker, ossia architetti, designer o artisti, “inventori di luoghi che abiteremo” come li definisce Elena Granata, in un suo recente libro. Ad accompagnare questo percorso, Caterina Secchi, architetta con un master in rigenerazione urbana e innovazione sociale allo IUAV di Venezia, esperta in processi partecipativi e didattica dell’arte. Con lei, facilitatori, amministratori e tecnici del Comune.
“Parliamo e cerchiamo di coinvolgere, dunque - continua Cecco - non solo i ragazzi che frequentano la scuola adesso, ma anche coloro che l’hanno abitata, negli anni passati, che sicuramente portano con sé il ricordo di quelle aule. Le emozioni, i ricordi si traducono in pensieri, prospettive, disegni e progetti. Ed eccoci qua: questo è l’obiettivo dell’iniziativa che proponiamo, mettendoci tutti in campo, tutti in discussione, tutti in movimento, stimolare dunque la riappropriazione dei luoghi e diffondere la cultura della cura del bene comune attraverso un'esperienza di re-invenzione degli spazi che viviamo e abitiamo ogni giorno”.
Il laboratorio di due giorni prevede attività di design thinking e sessioni di sketch e poi merenda tutti insieme. Per partecipare è sufficiente compilare il modulo a questo link https://forms.gle/JARscPMUJMbPMjS18. Il workshop è gratuito e aperto a tutti i bambini e le bambine dai 10 anni in su.