A Chiusi le strutture confiscate alla mafia diventano centri di accoglienza per migranti: presentato il progetto

A Chiusi le strutture confiscate alla mafia diventano centri di accoglienza per migranti: presentato il progetto
progetto di accoglienza
E' la risposta di Siena, seconda provincia per numero di arrivi dopo Firenze, per far fronte all'emergenza migratoria che il Paese sta vivendo

Questa mattina, lunedì 28 Agosto, nel Salone degli Arazzi del Palazzo del Governo, è stato presentato un progetto innovativo finalizzato a potenziare le strutture dedicate all’accoglienza dei richiedenti asilo in provincia. La Prefettura di Siena, a questo proposito, ha individuato nei beni confiscati alla mafia una soluzione per fronteggiare l’emergenza migratoria che il Paese sta vivendo.

Il progetto, che ha registrato l’immediata disponibilità del Sindaco di Chiusi, prevede la realizzazione, grazie a due immobili assegnati temporaneamente al Prefetto di Siena dall’Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, di una struttura temporanea di accoglienza in emergenza, sino al 10 Ottobre p.v., che sarà gestita dalla Confraternita Santa Maria della Misericordia di Chiusi. Nella struttura saranno ospitate fino a 30 persone.

Il presidente Giani, presente all'incontro, ha così dichiarato, tramite un post via Facebook: "A Chiusi i migranti saranno ospiti di strutture che sono state confiscate alla mafia, un sistema di accoglienza straordinario coordinato dalla Prefettura di Siena che così permetterà il temporaneo alloggio dei richiedenti asilo in due appartamenti. La Toscana, come sempre, cerca soluzioni concrete nelle fasi di emergenza! Grazie a tutti coloro che hanno contributo a questo risultato, una per tutti il Prefetto di Siena Matilde Pirrera".

 

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