Una platea commossa e divertita allo stesso tempo, che ha alternato lacrime e risate. È quella che ha coinvolto Claudio Bisio al Multisala Boccaccio di Certaldo, ospite speciale di un doppio appuntamento per la presentazione/proiezione del suo primo film da regista L'ultima volta che siamo stati bambini.
Domenica scorsa il noto attore, al termine dello spettacolo delle 15.30, ha salutato gli spettatori e si è trattenuto per rispondere alle domande del pubblico e raccontare aneddoti, dubbi, curiosità su questa nuova avventura. Dopo Barberino Tavarnelle e prima di Poggibonsi, Bisio ha fatto tappa nella città di Boccaccio, spiegando di voler dare una mano alle sale di provincia, impegnandosi a promuovere la bellezza del cinema andando oltre le grandi città.
La storia del film, tratto dall’omonimo libro di Fabio Bartolomei (edizioni E/o), racconta di tre bambini che partono per cercare di salvare l’amichetto ebreo, catturato dai nazifascisti durante il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. Il loro è un viaggio nell’Italia disperata, affamata e povera, ma anche di crescita e consapevolezza. Tutto è narrato, nella sua drammaticità, come fosse una favola con il tono leggero e delicato che ricorda per certi aspetti La vita è bella e Jojo Rabbit. “Non si tratta dell’ennesimo film sulla Shoah – ha affermato Bisio -, per me questo è un film sull’amicizia”. Ci saranno altre prove da regista? A giudicare dall’entusiasmo che lo travolge è difficile pensare di no, ma “prima Zelig e l’attore”, ha assicurato lui stesso.
Durante la serata Mario Lorini, titolare della società Grandeschermo che gestisce il Multisala Boccaccio e promotore dell’iniziativa, ha letto alla platea il messaggio inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre, che dice di aver molto apprezzato il film per la sua capacità di “rendere la freschezza e l'innocenza dei bambini con un tratto talmente sensibile da offuscare la tragedia che c'è sullo sfondo”.
La mattina del 23 Ottobre Claudio Bisio ha replicato l’incontro per le studentesse e gli studenti certaldesi. L'ultima volta che siamo stati bambini, infatti, si presta anche a una lunga serie di spunti didattici, perché aiuta ad analizzare i diritti, che mancavano durante il ventennio fascista e che sono stati assicurati dalla Costituzione Italiana.
“Siamo estremamente orgogliosi di aver avuto Claudio Bisio come ospite speciale del Multisala Boccaccio per questo doppio appuntamento - ha dichiarato l'assessora all'istruzione Benedetta Bagni - le sue parole hanno catturato e commosso la platea in modo unico. Abbiamo ulteriormente apprezzato che abbia dedicato tempo agli studenti certaldesi per discutere il film e i suoi temi educativi. Questo film offre una preziosa opportunità per esaminare i diritti umani, la memoria storica e l'importanza di rifiutare la violenza e la guerra, ma anche di celebrare il potere dell'amicizia nell'attraversare le avversità. Vorrei ringraziare i genitori, l’Istituto Comprensivo di Certaldo e l'Istituto Maria Santissima Bambina per la loro preziosa collaborazione e tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria esperienza, in particolare la docente Elena Petrelli e Mario Lorini”.