La passione, l’amore, l’accoglienza, sentimenti che emergono dall’intensa storia di una coppia di ballerini, entrano in chiesa a passo di danza e si fanno caldo abbraccio per un’intera comunità. E’ la prima volta per Carina Calderon e Alfredo Astesiano, esperti maestri argentini, che una loro coreografia di tango prenda vita tra le navate di un’antica chiesa, dialoghi con i simboli sacri e le iconografie della tradizione cristiana, sprigioni energia vitale sulle note di Astor Piazzolla, volteggiando lungo il corridoio centrale, dallo spazio che costeggia le panche in legno fino all’area antistante l’altare. E’ accaduto ieri nella chiesa di San Bartolomeo, fulcro religioso del castello medievale di Barberino Val d’Elsa, nel corso della manifestazione florovivaistica “Barberino in fiore”. Complice l’acquerugiola che ha bagnato i visitatori senza tuttavia metterli in fuga, il borgo-giardino ha proposto uno spettacolo tanto emozionante quanto inatteso.
Originariamente prevista nelle piazzette del castello, tra i viali di rose, gardenie e hibiscus, l’esibizione di tango, una delle forme di intrattenimento inserite nel cartellone dell’iniziativa, è stata accolta in chiesa, con il sì del parroco Don Slawomir Bogutyne (don Soave) e il rintocco delle campane che ha richiamato l’attenzione dei residenti e dei tanti avventori. Al termine della celebrazione della Santa Messa, intorno alle ore 19.30, Don Soave ha spalancato le porte della chiesa di origine trecentesca che domina la vallata valdelsana e ha fatto entrare per la prima volta la forza espressiva della danza racchiusa nell’incanto del tango. Eleganza, improvvisazione, armonia dei movimenti e della gestualità si sono fusi ai messaggi di pace, solidarietà e inclusione sintetizzati nell’esibizione che i maestri di tango Carina Calderon e Alfredo Astesiano hanno messo in scena adattando la loro rappresentazione al contesto del luogo di preghiera.
“Ballando abbiamo raccontato una storia vera, carica di umanità, nella quale tutti possano riconoscersi –commentano – la storia di una coppia di emigranti che in realtà è la storia di tantissimi italiani, uomini e donne del nostro tempo, ad ogni latitudine del globo, pronti a lasciare il loro paese in cerca di una vita migliore, attratti dal sogno di una terra accogliente dove costruire un futuro diverso”.
“Ma se da esploratori di altri mondi - continuano - siamo disposti a riempire la valigia di speranze e desideri, nel cuore prevale ciò che ci appartiene, quel patrimonio di identità che nessun viaggio potrà mai portarci via”.
“E allora quando ci spostiamo ci accompagna la memoria delle nostre radici - aggiungono - il profumo della zuppa della nonna, l’immagine dei tramonti che illuminano le ampie distese di grano, i suoni e i rumori della natura e del luogo dove siamo cresciuti, non dimentichiamo chi siamo ovunque ci troviamo: è questo il significato più profondo della nostra performance di tango, testimonianza di fratellanza, che non poteva avere miglior palcoscenico di quello accogliente di una chiesa, il tango che unisce e rafforza il dialogo interiore è un atto di amore verso noi stessi e coloro che amiamo”.
Il sindaco David Baroncelli ringrazia il parroco Don Soave per la sua disponibilità ad accogliere lo spettacolo all’interno della chiesa. La mostra mercato florovivaistica “Barberino in Fiore” è promossa e organizzata dagli operatori economici di Barberino Val d’Elsa in collaborazione con il Comune di Barberino Tavarnelle.
I ballerini Carina Calderon e Alfredo Astesiano sono entrambi originari di Mendoza e risiedono in Toscana da quattro anni. Hanno all’attivo varie scuole di tango a Firenze, Empoli, Pisa, Carrara, Lido di Camaiore, Lucca. Lo spettacolo proposto a Barberino Val d’Elsa si compone di un ciclo di sequenze tratte dal repertorio di alcuni dei più grandi compositori italiani e argentini di tango come Francisco Canaro, Osvaldo Pugliese, Astor Piazzolla, Mariano Mores.