Con la riunificazione istituzionale del territorio di Barberino Tavarnelle la giunta Baroncelli ha deciso di dotarsi di un nuovo regolamento comunale relativogli scarichi di acque reflue domestiche ed assimilate non servite da pubblica fognatura. Un altro significativo passo orientato alla tutela ambientale, alla semplificazione amministrativa e all’omogeneità territoriale è stato compiuto dal Comune. “La volontà di stilare un nuovo strumento normativo locale in grado di superare i preesistenti confini amministrativi e disciplinare la realtà del nuovo ente – spiega il sindaco David Baroncelli – è dipesa dall’esigenza di dotarsi di un unico strumento innovativo, cogliendo la necessità di aggiornare il regolamento di Tavarnelle che era datato ed introdurlo di fatto nel territorio di Barberino che ne era sprovvisto”. “Si è deciso così di procedere con l’elaborazione di un documento unico, approvato dal Consiglio comunale, con l’obiettivo di adeguarsi alle disposizioni normative di carattere nazionale e regionale in vigore e coniugare le esigenze prioritarie di tutela ambientale e le diverse casistiche approntando un’ampia rosa di soluzioni sulla base delle criticità da superare”. “Non solo abbiamo definito i dettagli del procedimento sugli indirizzi impartiti dalla normativa nazionale e regionale – precisa il sindaco – ma abbiamo lavorato in modo da ridurre i tempi di rilascio delle autorizzazioni, passando da 90 giorni previsti dalla normativa, a 45 giorni, uno snellimento significativo dell’iter che ci permetterà di rispondere ai cittadini in modo più solerte”.
E’ stato il Consiglio comunale, nella sua ultima seduta, ad approvare il regolamento unico che ha per oggetto la disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche e assimilate alle domestiche, in acque superficiali o sul suolo, in aree non servite da pubblica fognatura e provenienti da gruppi o da singoli insediamenti isolati sul territorio comunale. I titolari di scarichi di acque reflue domestiche che non recapitano in pubblica fognatura devono presentare un’apposita domanda di autorizzazione allo scarico al Comune utilizzando il modello disponibile sul sito web del Comune (www.barberinotavarnelle.it).
Le modifiche sostanziali dell'impianto autorizzato quali modifiche di destinazione, ampliamento o ristrutturazione dell'immobile, che comportino variazioni quali–quantitative dello scarico autorizzato, il sistema di trattamento delle acque reflue o il corpo recettore, devono essere espressamente autorizzate con un procedimento analogo a quello della prima autorizzazione. L'effettuazione di uno scarico, in assenza di autorizzazione oppure il mantenimento di uno scarico non conforme a quanto autorizzato, o senza osservarne le prescrizioni, è punita ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente.
Quanto ai documenti necessari ad ottenere l’autorizzazione, i richiedenti sono tenuti a presentare la domanda di autorizzazione allo scarico opportunamente compilata, l’attestazione del versamento degli oneri di istruttoria, la documentazione e gli elaborati indicati nella modulistica, la pratica di autorizzazione ai fini del vincolo idrogeologico, nel caso di scarico sul suolo o nei primi strati del sottosuolo ovvero, ancora, in corpo idrico superficiale non significativo, se in area soggetta a vincolo idrogeologico, la copia del deposito in Provincia Ufficio Difesa del Suolo della domanda di autorizzazione idraulica ex Regio decreto 523/1904, nel caso in cui si tratti di scarichi in corpo idrico superficiale di competenza demaniale.