7 Dicembre 1962, quando da Poggibonsi transitò la diligenza postale

7 Dicembre 1962, quando da Poggibonsi transitò la diligenza postale
storia poggibonsese
Nel 1962, in coincidenza con il centenario delle Poste, fu ideata una commemorazione tutta particolare che rievocava il modo con cui le missive, i pacchi ed altro venivano fatti viaggiare e venivano recapitati un tempo

Il 1861 segnò la nascita del Regno d’Italia, il nuovo stato italiano. L’anno dopo, con legge del 5 Maggio 1862, i vari servizi postali esistenti negli stati preunitari vennero riuniti nel servizio postale regio nazionale. Era di fatto la data di nascita delle Poste Italiane.

Per questo motivo nel 1962, in coincidenza con il centenario delle Poste, fu ideata una commemorazione tutta particolare che rievocava il modo con cui le missive, i pacchi ed altro venivano fatti viaggiare e venivano recapitati un tempo. Otto diligenze, appositamente restaurate, con tanto di pariglie di cavalli e cocchieri in uniforme d’epoca, furono fatte partire da altrettante località lontane o “di frontiera”, tra il 21 Novembre e il 2 Dicembre di quell’anno, per convergere poi tutte a Roma dove si sarebbe svolta la cerimonia in memoria del centenario. Lì, ad attenderle, al Palazzo dei Congressi dell’EUR, ci sarebbero stati il presidente della Repubblica Antonio Segni, il ministro delle Poste, il direttore generale delle stesse, oltre ad uno stuolo intero di autorità.

Le località di partenza delle diligenze furono Palermo, Cagliari, Ponte S.Luigi, Claviere, Iselle, Brennero, Muggia, Brindisi. In circa dieci giorni le diligenze percorsero oltre 5.000 chilometri, con cambi regolari di cavalli e soste più o meno regolari ogni 50 km.

Oggi, nell’era delle mail, degli sms, di WhatsApp, le lettere o le cartoline appaiono ormai un segno del passato, ma all’indomani dell’unità d’Italia non era così. Lettere, cartoline postali, telegrammi servivano, oltre che a comunicare da un capo all’altro della penisola, a cementare un popolo che doveva ancora diventare tale, essendo da secoli diviso in stati tutt’al più regionali, con usanze, modi di vivere e perfino di parlare diversi. Alto era ancora il tasso di analfabetismo, ma negli uffici postali c’era sempre qualche impiegato disposto ad aiutare, con penne e calamai, chi non era in grado di scrivere di mano propria.

Anche da Poggibonsi, il 7 Dicembre 1962, transitò una delle otto diligenze, quella partita da Iselle, presso il confine svizzero e il traforo del Sempione. Il fatto suscitò la curiosità dei poggibonsesi, che accorsero per strada a vedere il passaggio di un mezzo che ormai si poteva vedere solo nei films al cinema o in televisione. Nell’occasione le poste emisero anche un annullo speciale a ricordo del passaggio delle diligenze. Molti, specie collezionisti filatelici, ma anche semplici curiosi, tra cui il sottoscritto, per possedere tale timbro speciale, quel giorno si autoinviarono una lettera o una cartolina. Il costo del francobollo era senz’altro ripagato dal ricordo visivo di un giorno speciale.

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