L’indagine, scaturita da una segnalazione ricevuta nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia, dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica e condotta dal Centro Operativo di Firenze, ha consentito di identificare e rintracciare l’indagato nell’empolese.
Durante la perquisizione nella sua abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto cellulari e computer che l’uomo, sulla base dell’ipotesi investigativa, avrebbe utilizzato anche per scaricare e visionare materiale pedopornografico.
Secondo quanto emerso, proprio il possesso di ingente quantità di contenuti multimediali pornografici, realizzati con l’utilizzo di minori degli anni 18, avrebbe consentito agli agenti della Polizia Postale di procedere all’arresto in flagranza. Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.