17 Febbraio 1988, quando il Poggibonsi sfidò l'Unione Sovietica

17 Febbraio 1988, quando il Poggibonsi sfidò l'Unione Sovietica
storia poggibonsese
Prima di affrontare l'Italia, la nazionale dell'U.R.S.S. disputò, il giorno 17, una partita allo stadio di Poggibonsi contro la compagine giallorossa

Nel Febbraio del 1988 la nazionale dell’Unione Sovietica si trovava in Toscana, al Ciocco, ad allenarsi in vista  di un’amichevole con la nazionale italiana da disputarsi a Bari il giorno 20 in vista dei campionati europei. Prima di affrontare l’Italia, la nazionale dell’U.R.S.S. disputò, il giorno 17, una partita allo stadio di Poggibonsi contro la compagine giallorossa. Nella squadra poggibonsese figurava anche Stefano Lotti, che purtroppo sarebbe scomparso tragicamente pochi giorni dopo, il 28 Febbraio, durante la partita contro la Tiberis-Umbertide. Questa la formazione del Poggibonsi:

Ciabattoni (79° Giorgi), Sabatini, Signorini, Lotti (79° Noviello), Frescucci, Maresca (50° Napoli), Biagiotti (69° Giannone), Malusci, Pistella (69° Piovanelli), Di Prete, Fusci. L’allenatore era Uliano Vettori.

Sorprendentemente il primo tempo si chiuse in parità. I sovietici andarono in vantaggio con Sucristov, ma allo scadere ci fu il pareggio di Di Prete. Poi, nel secondo tempo, il divario di livello emerse e la partita finì con un 4-1 per gli ospiti, con reti di Jaremciuk, Belanov su rigore e Bressanov.

Tre giorno dopo, a Bari, su un terreno reso viscido dalla pioggia e in una giornata assai fredda, si disputò la partita con l’Italia, che fu preceduta da una sorta di piccola crisi diplomatica, in quanto i dirigenti del Bari calcio nel biglietto di invito per il pranzo da loro offerto alla squadra ospite avevano scritto la parola  “Russia” e non “Unione Sovietica”. Inoltre i sovietici avevano trovato scomodo il fatto che per allenarsi avevano dovuto fare 100 Km. tra andata e ritorno per trovare un luogo disponibile e adatto. Fatto sta che poi la partita terminò con lo stesso risultato di Poggibonsi, ma a favore questa volta dell’Italia, che andò in rete con Baresi su rigore, due volte con Vialli e quindi con Bergomi. L’allenatore Lobanovski non gradì molto il risultato, parlò di una preparazione ancora approssimativa dei suoi e promise che agli europei si sarebbe vista la vera nazionale sovietica.

In effetti agli Europei la squadra sovietica, dopo aver battuto nei gironi l’Olanda 1-0, aver pareggiato con l’Irlanda 1-1 e sconfitto l’Inghilterra 3-1, si prese la rivincita contro l’Italia eliminandola in semifinale con un secco 2-0 con reti di Litovchenko e Protasov, per poi perdere solo in finale, con lo stesso punteggio, contro l’Olanda di Gullit e Van Basten, autori delle reti decisive per l’assegnazione del torneo.

Al Poggibonsi rimase la soddisfazione di aver messo alle corde, almeno per un tempo, i vicecampioni di Europa. Per la squadra giallorossa l’anno 1987-88 fu un anno intenso di emozioni, tragiche e belle, che vide infatti, oltre alla terribile vicenda di Stefano Lotti, anche la promozione in C2, conquistata il 1 maggio 1988 con un pareggio 1-1 con l’Assiangelana, grazie alla rete di Fusci.

In copertina: Stefano Lotti e Claudio Di Prete che affrontarono la nazionale sovietica nel 1988

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